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30 Days of Indie Travel Project Day 17: “ PASSION – It’s easy to be passionate about travel, but does that passion permeate the rest of your life?

30 Giorni di Indie Travel Project Il giorno 17 del progetto e il tema è: “PASSIONE – è facile essere appassionato di viaggiare, ma come vi fate a sostenere la passione nella vita quotidiana?

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Come faccio a sostenere la passione per viaggiare e l’amore per un altro paese nella vita quotidiana? Vediamo. Dai! Sono così appassionata dell’Italia e della lingua che sono abbastanza pazza da lanciare un blog tutto in Italiano. Sono una grafica, che non solo ama lavorare con le foto e le immagini, ma sono anche una donna affascinata dell’arte delle parole…specificamente parole italiane.

How does my passion for traveling and the love for another country translate into my everyday life? Well let’s see. How’s this? I’m so passionate about Italy and the language that I am crazy enough to write a flipping blog in Italian! I am a graphic designer, who not only loves to work with photographs and images, but who is enthralled with the art of words…specifically Italian words.

Negli ultimi anni, ho fatto tante cose per aumentare la curva d’apprendimento per stare più vicino a un paese che ho deciso d’adottare. Ci sono stati innumerevoli guide didattiche, libri di grammatica e audio CD. Frequento classi serali, guardo film e leggo romanzi. Faccio conversazione su skype con gli amici e la famiglia ha anche accolto una ragazza della Puglia alla nostra casa per tutto un anno, così abbiamo potuto scambiare esperienze culturali. Partecipo al forum on-line e vado spesso ai Meetup Group nel mio quartiere per trovare altri studenti d’italiano. Leggo i giornali on-line e i blog che trattano dell’Italia. Scrivo i tweet in Italiano…e questo blog in Italian.

Over the past couple of years, I have done just about everything to get my head wrapped around the Italian language and stay connected to the country which I have adopted. There have been countless self teaching guides, grammar books and audio CDs. I frequent evening classes, watch Italian movies and read Italian books. I skype in Italian with friends and even welcomed a young girl from Puglia into our home last year, so that we could share cultural experiences. I take part in on-line language forums attend Meetup groups in my area to connect with other language learners. I comb on-line news feeds and blogs about Italy. I tweet in Italian…and I write this blog in Italian.

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Per ogni studente di una lingua straniera c’è sempre un momento in cui si colpisce il proverbiale muro. Al inizio, la curva d’apprendimento va velocemente da 0 a 60 secondi come un’auto sportiva. Inizialmente un principiante impara in fretta parole straniere e frasi facili. Ma dopo un po’ tutto rallenta e va al ritmo della corsa di una tartaruga e lo studente lotta a ricordare le regole complicate di grammatica, quando d’usare il congiuntivo e come di usare le parole “ci” o “ne“. Per superare il mio blocco mentale sapevo che avevo bisogno di una specie di immersione totale. Però con una famiglia e un lavoro a San Francisco, mandare tutto all’aria e volare via a Firenze non era possibile. Chiedete alla mia famiglia!

For every language learner there comes a time when you hit the proverbial wall. At first, the language learning curve seems to go from 0 to 60 in only a couple of seconds…like an Italian sports car. Right away a beginner is spouting foreign words and easy catch phrases. But then after a while, it all just slows down to a turtle’s crawl and the student struggles to remember complicated grammar rules, when to use the conjunctive tense or how the heck to use the words “ci” or “ne”. To overcome my road block I knew that I needed some kind of total immersion experience. But with a family and a graphic design business in San Francisco, jumping ship and flying off to Florence, just wasn’t an option. Just ask the family!

Dunque nel gennaio 2010, mi veniva in mente l’idea di scrivere un blog in Italiano. In questo modo pensavo d’immergermi, costringendo il cervello a pensare continuamente nella lingua con la speranza di renderla più intuitiva. Così usando il blog e twitter aumento il vocabolario, rinforzo la grammatica e do la caccia alle preposizioni fastidiose. Certo faccio gli errori, ma si dice: “Sbagliando, si impara”. C’è gente meravigliosa che si è ferma qui per aiutarmi con la lingua. Ricevo anche notizie dagli studenti come me che sono incoraggiati a continuare con gli studi.

So, in January of 2010 the idea came to me of writing a blog in Italian. In that way I thought to immerse myself and force my brain to think continuously in the language, with the hope that it would become more intuitive. So using the blog and twitter I am increasing my vocabulary, reinforcing grammar and chasing after pesky little prepositions. Sure I make errors, but as they say: “Sbagliando, si impara” : You must make mistakes in order to learn. There are so many wonderful people who have stopped by the blog to help me with the language. I also hear frequently from language learners like myself who are encouraged by the blog to keep on going with their studies.

Il punto è ogni giorno non possiamo sempre vagare per il mondo per immergerci in altre lingue e culture. Ma questa non è una scusa per non continuare a esplorare e imparare. Con le tecnologie di oggi, se lo vogliamo davvero, possiamo continuare a seguire le nostre passioni, e facciamo venire da noi il mondo e viceversa. Internet è una cosa meravigliosa. Anche se non posso vivere in Italia, ci posso viaggiare ogni giorno sulle cyber-onde.

The point is, everyday we can’t always be out there traveling the world, immersing ourselves in other languages and cultures. But that is no excuse not to keep exploring and learning. With today’s technologies, if we really want to, we can continue to follow our passions by making the world come to us and vice versa. The internet is a beautiful thing. Even if I can’t live in Italy, I can travel there everyday riding on cyber waves.

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5 Comments

  1. hai scritto benissimo questo sentimento che ho spesso. devo sforzarmi a studiare di piu’. ogni volta leggo il tuo blog, mi dai la motivazione! grazie melissa 🙂

  2. Ciao Melissa, io lo leggo spesso il tuo blog e direi che sei davvero, davvero brava. Sai scrivere italiano molto bene e figurati che noi stessi italiani ogni giorno facciamo un sacco di errori nello scrivere e nel parlare. Questo tuo post in particolare mi ha fatto venire in mente un film di Carlo Verdone, Italians, nel quale appare una frase: “La vita è troppo breve per non essere italiani” 🙂

    Riguardo al “ci” significa semplicemente “a noi”. Tanto per fare un esempio quindi tu puoi dire indifferentemente “A noi piace il Natale” oppure “Ci piace il Natale” mentre dire “A noi ci piace il Natale” sarebbe sbagliato perchè rappresenta una ripetizione anche se poi nel parlare comune lo dicono in tanti 🙂

    Per lo stesso motivo:

    mi = a me – A me piace il Natale…oppure…Mi piace il Natale
    ti = a te – A te piace il Natale…oppure…Ti piace il Natale
    vi = a voi – A voi piace il Natale…oppure…Vi piace il Natale

    1. ciao! grazie per le tue belle parole! sono molto contenta che venga a leggere il blog!
      ho usato l’esempio di “ci” perché per i principianti c’è sempre qualche difficoltà capire bene come di usarla.

      Come tui hai illustrato “Ci” = pronomi diretti

      ma la situazione diventa un po’ più difficile in questi casi:

      1) “ci vado spesso”,
      2) “ci credo all’oroscopo?”,
      3) con il verbo “avere” = “hai un po’ di soldi?- sì, ce li ho”….
      4) con volere…”ci vuole un po’ di tempo di fare i problemi di matematica”,
      5) non ci sento bene
      6) ci si macina un po’ di pepe fresco che ci sta bene!

      Arriverderci!!! 🙂 “Ci” è una parola molto divertente!!

  3. Anchio sono passionata della lingua italiana. Non vorrei mai dimenticarla. Allora faccio lo stesso di te. Ho addotatto il tuo blog un anno fa. Non vedo l’ora di leggere che cosa di bella tu scriveresti. Complimenti!

  4. Ciao Melissa:
    Il tuo blog quotidiano questa settimana mi aiuta fare la practica meglio. Come lo leggo anche lo parlo e mi fa a caprire piu facilimente.
    Grazie,
    Jim A