Photo Credit: Genova Today

Venerdì scorso ho parlato con mio amico Gabriele, che abita a Salsomaggiore, e mi ha detto che aveva in mente un bel programma per il weekend. Stava preparando di andare a Brescello per assistere ad una rievocazione romana con alcuni amici.

Conoscete la canzone di Sting “All This Time”? In questa canzone Sting canta “gli insegnanti ci hanno detto che i romani costruirono questo posto…costruirono le mura e il tempio, una città guarnigione sull’orlo del impero.” (The teachers told us, the Romans built this place, they built a wall and a temple, an edge of the empire Garrison town).

Ma secondo Gabriele, sono stati gli etruschi che costruirono la città di Brescello VII secolo avanti Cristo, e poi i galli cenomani…e poi i romani! Sono sicura da alcuna parte in Italia si troverà una manefestazione etrusca, la gente più vecchia dei romani, però per adesso sono contenta di condividere con voi la cronaca fatto di Gabriele della manifestazione a Brescello, la quale ha l’intento di far rivivere l’antico periodo storico romano-celto attraverso ricostruzioni a tema.

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Photo Credit: Gabriele

Sabato pomeriggio, invero molto presto, sono andato, con alcuni amici, in quel di Brescello. Ci siamo trovati, inizialmente, a Parma, poichè dovevamo radunarci da provincie limitrofe, Reggio Emilia e Modena, per iniziare l’escursione nella Bassa Parmense.

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Photo Credit: Gabriele

Da qualche anno a questa parte, credo quattro, a Brescello si tiene una rievocazione storica del passato romano della città. Le origini di Brescello si datano al VII° secolo avanti Cristo con alcuni insediamenti etruschi, nel IV° secolo a.c. i galli cenomani tolsero il territorio agli etruschi e fondarono Brixellum, forse come appendice di Brixia (il cui nome deriva dalla parola cenomane per “sommità). Cinque secoli più tardi arrivarono i romani che mantennero il nome della città e iniziarono una nuova organizzazione del territorio, con la centuriazione, tutt’ora visibile, opere di bonifica etc…

Nel 69 dopo Cristo la città fu teatro dello scontro tra le legioni di Aulo Vitellio e di Marco Silvio Otone per il controllo dell’Impero.

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Photo Credit: Gabriele

Data la sua posizione di porto fluviale sul Po’, Brescello è sempre stato un centro importante in epoca romana, tant’è che diverrà sede vescovile.

La manifestazione dura per tre giorni per l’animazione dei quali ci si affida a diversi gruppi di rievocazione storica e il programma si articola in una serie di dimostrazioni di allenamenti ai vari campi, cene e pranzi filologici, presentazioni di volumi storici a tema, dimostrazioni pratiche del funzionamento delle tecnologie belliche romane, e quest’anno era prevista la rievocazione della battaglia di Tannetum tra celti e romani.

Non è frequente trovare della rievocazione che si rifà a un periodo così antico, specie nei centri emiliani che conservano, di norma, poco del loro passato romano; il programma ci ispirava e quindi siamo andati a curiosare.

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Photo Credit: Gabriele

Abbiamo trovato subito parcheggio, perché era presto e il clima era caldo e umido come è possibile trovarlo nella Bassa in questa stagione, vicino al museo di Don Camillo e Peppone, i personaggi protagonisti delle vicende scritte da Giovanni Guareschi e ambientate a Brescello; in questa piccola piazza stava arrostendo, in vista della cena filologica, un maiale intero di una certa stazza. Abbiamo deciso di andare subito a visitare i musei; una delle ragazze che era con noi non aveva mai visto il museo di Don Camillo e Peppone da quando si è trasferita negli Stati Uniti, alcuni anni fa, e ora approfitta delle vacanze italiane per visitare tutte quelle cose che, sino a quando è rimasta in Italia, era state date per scontate.

Siamo riusciti a visitare il museo sui personaggi di Guareschi e il museo civico, che conserva alcune fotografie del paese scattate in diversi periodi dell’anno, comprese le brume invernali che sono ormai un ricordo per questa mia amica, e poi abbiamo visitato i campi di rievocazione, vi abbiamo trovato tende, molta gente in costume, ricostruzioni di varie suppellettili e armamenti etcc…; molto suggestivi. Abbiamo assistito a una serie di scontri da rievocatori e poi, vinti dal caldo, e non solo noi dato che poi anche i rievocatori hanno sciamato in paese alla ricerca di refrigerio, siamo rientrati in centro, i campi erano posizionati in un campo oltre uno degli argini secondari, per ristorarci e bere colossali quantitativi di acqua. Prima di partire abbiamo visitato anche il museo archeologico locale, il cui personale è molto disponibile e preparato, che conserva alcuni pezzi notevoli.

L’unico rammarico è stato quello di non poter stare di più per godersi lo spettacolo serale perché il pomeriggio, a causa del terribile caldo afoso, è stato, seppur molto bello, un tranquillo pomeriggio di afa nella bassa parmense.

Ho trovato un video della rievocazione su You Tube fatto nel 2008.

muro, muri, mura = walls (“Muro” is the singular, masculine, and it has two plurals: muri (masculine) and mura (feminine). The English translation is wall, walls. In Italian you would normally use “muro” and “muri”to indicate the wall of the house, while LE MURA, the plural, would be used to translate town “walls”)

radunarci = assemble ourselves

limitrofo = neighbouring, close to

cenomani = un popolo francese (Gallic)

centuariazione = La centuriazione era il sistema con cui i romani organizzavano il territorio agricolo, basato sullo schema che già adottavano nei castra e nelle città. Si caratterizzava per la regolare disposizione di appezzamenti, strade e canali.

bonifica = land reclamation

filologici = literary or classical scholarship

suppellettili = furnishings

bellico, periodo di bellico = wartime,

certa stazza = gross tonnage

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4 Comments

  1. Grazie del resoconto! Ha attratto la mia attenzione sopratutto quel bel pezzo di maialone che cuoce sullo spiedo! 🙂 Sarà che stasera non ho cenato! 🙂

    Un paio di piccole correzioni. Hai ragione quando dici che “mura” è plurale femminile. Per questo devi scrivere “le mura”, non “la mura”, ma credo sia un lapsus.

    Un aspetto un po’ fuorviante dell’italiano è proprio questo: la tipica terminazione del genere femminile è in “-a” (anziché “-o” del genere maschile), ma a volte una parola come “mura” è il plurale di una parola maschile (“muro”). La stessa cosa accade per “uovo” (egg), che al plurale diventa “uova” (eggs). Idem per “lenzuolo” (sheet), che al plurale fa “lenzuola” (sheets).

    Inoltre, attenta al “Siete familiare con…”. Innanzitutto dovrebbe essere plurale, quindi “familiari”. In ogni caso, in italiano non si dice “to be familiar with …”, ma si usa il verbo conoscere. Dovresti dire: “Conoscete la canzone di String … ?”.
    In realtà “to be familiar with…” significa letteralmente “avere familiarità con…” (“non ho familiarità con la matematica!”) ma è un modo di dire piuttosto formale.
    L’espressione “Essere familiare” acquista il senso, invece, di appartenere alla stessa famiglia: “ogni dicembre torno a casa per trascorrere il Natale coi miei familiari”.

  2. E’ stata proprio una bella giornata e credo che l’anno prossimo tornerò 🙂
    Oggi ho iniziato a pensare a dove andare questa domenica 🙂
    Per quanto riguarda la rievocazione etrusca, ci sono molti gruppi rievocatori che si occupano di genti italiche in generale, ma è ovviamente più facile trovare rievocati nelle manifestazioni i latini o i celti; forse in Toscana, che era il cuore dell’Etruria, potrebbe essere più facile trovare qualcosa…mi informerò 🙂

  3. È stato un bel racconto Gabriele! L’ho trovato molto interessante e ho imparato molto! Le foto che tu hai anche fatto sono molto preziose. Grazie del cuore per averlo fatto!