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Nel podcast di oggi parliamo della leggenda del ponte del diavolo … o “come si può ingannare il diavolo e farlo arrabbiare!” La mia ospite sarà Daniela Bonaccorsi, uno dei dirigenti di Lucca Italian School. Recentemente ho registrato Daniela mentre lei raccontava la storia del famoso “ponte del diavolo” che attraversa il fiume Serchio un po’ nord della città di Lucca. Sarà un’ottima occasione per ascoltare l’accento toscano di Daniela ed ascoltare la sua versione di questa famosa storia.

In today’s podcast, we are talking about the legend of “The Devil’s Bridge”…or how to trick the devil and make him madder than Hell!  My special guest will be Daniela Bonaccorsi, one of the headteachers at Lucca Italian School. Recently I recorded Daniela as she told the story about the famous “Devil’s bridge” that crosses the River Serchio just north of the city of Lucca. This is a wonderful opportunity to listen to Daniela’s Tuscan accent and hear her version of this famous story.

Nella frazione di Borgo a Mozzano, posta tra la Garfagnana e Lucca, si trova un insolito ponte che passa sul fiume Serchio. La sua struttura imponente ed asimmetrica attira ogni anno migliaia di turisti. Il ponte, originariamente chiamato “ponte della Maddalena” è un esempio notevole d’ingegneria medievale, e probabilmente fu commissionato dalla contessa Matilde di Toscana nel 1080. È stato fondamentale nel Medioevo per i pellegrinaggi dalla Francia a Roma. Per evitare le acque alte del Serchio il ponte fu progettato a tre arcate, con quella centrale così incredibilmente alta da assomigliare alla schiena arcuata di un asino.

In the quiet little town of Borgo a Mozzano, located between the Garfagnana and the Lucchesia, you will find a most unusual bridge crossing the Serchio river. The bridge’s majestic and asymmetrical structure attracts thousands of tourists every year. The bridge, originally called “Ponte della Maddalena” is a remarkable example of medieval engineering and was most likely commissioned by the Countess Matilda of Tuscany in 1080. It served as an important medieval pilgrimage route for those traveling from France to Rome. To withstand the high floodwaters of the Serchio the bridge was designed using three arches, with the central one being so incredibly high as to resemble the high arch of a donkey’s back.

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Photo Credit: Ponte della Maddalena, Wikipedia

Originariamente il ponte è stato chiamato “il ponte della Maddalena”, a causa di una statua dedicata a Maria Maddalena, che è stata messa al piede del ponte sulla riva orientale, nel 1500. Oggi se si dovesse chiedere a qualcuno dove si poteva trovare “ il ponte della Maddalena” probabilmente si sarebbero incontrato con uno sguardo confuso! In realtà, il ponte è più conosciuto come “il ponte del Diavolo”. Invece di essere associato con un tocco del divino, il ponte è più noto per essere stato calciato dal diavolo!

Originally the bridge was called “il ponte della Maddalena” because of a statue, dedicated to Mary Magdalene, placed at the foot of the bridge on the eastern bank in the 1500s. Today if you were to ask someone where you could find “il ponte della Maddalena” you would probably be met with a blank stare! In fact, the bridge is more popularly known as “il ponte del diavolo”. Instead of being associated with a touch of the divine, the bridge is more known for having been kicked by the devil!

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Photo Credit: Ponte della Maddalena, Wikipedia

Nel corso degli anni diverse leggende popolari hanno creato un alone magico attorno a questo ponte per spiegarne l’insolita forma; nella maggior parte di queste il diavolo è il protagonista. In una visita recente in Toscana, sono passata da questo bellissimo ponte per una gita nelle montagne della Garfagnana. Ovviamente il mio gruppo ha deciso di andare a piedi fino alla cima del ponte da cui ci siamo goduti una vista mozzafiato proprio mentre il sole stava per tramontare. La mia amica Daniela, ha colto l’occasione per raccontare la sua versione preferita della storia “del ponte del Diavolo”.

Over the years, several popular legends have created a magical aura around this bridge to explain its unusual shape; in most of these, the devil plays the protagonist. During a recent visit to Tuscany, I passed by this beautiful bridge on a trip up into the mountains of the Garfagnana. Or course, my group decided to walk up to the top of the bridge, from where we enjoyed a breathtaking view just as the sun was setting. My friend Daniela took the opportunity to tell her favorite version of the story, which goes something like this:

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La leggenda del “ponte del diavolo” (versione di Daniela): Un re chiese ad un architetto di talento e un caposquadra, di costruire un ponte sul fiume Serchio. L’architetto tentò varie volte di costruire il ponte, ma a causa di problemi tecnici, il ponte continuava a cadere e non riusciva a stare in piede. Il re impaziente a causa del lento progresso dell’architetto lo chiamò al suo fianco e gli diede un ultimatum: o lui avrebbe finito il ponte in tre settimane ricevendo un bel po’ di soldi, o avrebbe avuto la testa tagliata! L’architetto, consapevole che aveva esaurito ogni possibilità, era disperato. Fu allora che il Diavolo apparve per proporre un vile accordo all’architetto. Ha promesso all’architetto che avrebbe finito il ponte per lui da una condizione: l’anima della prima persona ad attraversare il ponte sarebbe stato rivendicato dal diavolo stesso!

The story of the Devil’s Bridge (Daniela’s version): A king asked a talented architect and mason to build a bridge over the river Serchio. The architect made many attempts to build the bridge, but due to technical problems that bridge kept falling down. The king impatient with the architect’s progress called him to his side and gave him an ultimatum: either finish the bridge in three weeks and be given a handsome sum of money, or have his head cut off! The architect knowing he was running out of solutions was desperate for help. It was then that the Devil appeared to make a dastardly deal with the architect. He promised the architect that he would finish the bridge for him on one condition: The soul of the first person to cross the bridge would be claimed by the Devil himself!

L’architetto accettò l’affare e il Diavolo finì il ponte. Il re era felicissimo che il progetto fosse stato finite e decise di indire una grande cerimonia per inaugurare il ponte. Dichiarò trionfalmente che lui stesso sarebbe stato la prima persona ad attraversare il ponte! L’architetto era in preda al panico perché sapeva che se il re fosse stato il primo ad attraversare il ponte il Diavolo avrebbe preso la sua anima. Quindi agì velocemente. Vide un cane ai piedi dell’arcata. Gli diede un calcio, spingendolo sul ponte, in modo che fosse la prima anima ad attraversare la costruzione. Il diavolo era così arrabbiato che è stato ingannato dal abile architetto che ha gettato un enorme calcio attraverso il ponte, sollevando l’arco centrale verso il cielo.

The architect agreed to the deal, and the Devil finished the bridge. The king was overjoyed that the project had been completed and planned a big ceremony to inaugurate the new bridge properly. He declared triumphantly that he would be the first person to cross the bridge! The architect panicked when he heard this, as he knew if the king were the first to cross the bridge, the Devil would take his soul. So he took quick action. Spying a dog at the bottom of the bridge gave him a little nudge sending him up and over the bridge so that it was the first soul to cross it. The Devil was so angry that he had been tricked by the clever architect that he hauled back and gave an enormous kick to the bridge, causing the central arch to rise high up into the sky!

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Photo Credit: Studentessa Matta

Come ho già detto ci sono molte versioni di questa storia, per esempio alcuni dicono che era un maiale e non un cane, che fu il primo ad attraversare il ponte. Ma queste sono lievi variazioni e la morale della storia è sempre lo stesso: l’architetto era più intelligente del Diavolo e il male è stato sconfitto.

As I mentioned, there are many variations to this story; for instance, some say it was a pig and not a dog who was the first to wander over the bridge. But these are slight variances, and the intent of the moral of the story is still the same: the architect was smarter than the devil, and evil was defeated.

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La leggenda vive non solo attraverso i racconti, ma anche attraverso la musica. Un cantautore popolare, Joe Natta, un giovane Lucchesse che è anche un comico, ha recentemente scritto una canzone sul “ponte del diavolo”. Click questo link per sentire la versione musicale di Joe

The legend lives on not only through the retelling of the tale, but also through song and music. A popular folk singer and songwriter, Joe Natta, a young Lucchese who is also a comedian has recently written a song about “il Ponte del diavolo”. Click this link to hear Joe’s musical version of the story

Allora…spero che non abbiate mai a venire a contatto con il diavolo…ma se lo faceste, spero che siate intelligenti come il capomastro di Borgo a Mozzano e che anche voi possiate imbrogliarlo! Cercate di “non fare il diavolo a quattro! e spero che possiate essere in paradiso mezz’ora prima che il Diavolo sappia che siete morti!

I hope you never come in contact with the Devil..but if you do, I hope that you are smart like the capomastro from Borgo a Mozzano and you too can outwit him! Try not to raise a ruckus! and may you be in heaven a full half-hour before the devil knows you’re dead!

Musical Selections For this Podcast

Zucchero “Diavolo in Me”

Paganini “Violin Concerto No. 4

Joe Natta: “Il Ponte del diavolo”

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One Comment

  1. Nel Medioevo il diavolo era un impresario edile di successo; l’Italia è piena di suoi ponti… peccato che il suo guiderbone sia stata una messe di anime di animali vari, il che ci dice che era proprio un povero diavolo che non faceva cento :asd: