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Lello monello ha fatto un gran macello!

L’altro giorno parlavo con una signora. La conversazione è andata così:

Cara ti sto ascoltando…ma per carità, non ti ho proprio capito bene!”

Dopo una pausa imbarazzante ho ripetuto quello che stavo dicendo ad una signora originariamente di Roma. “L’anno prossimo mio figlio va alla scuola media e cambierà scuole”.

Cosa?” Ancora una volta ho incontrato il suo sguardo perplesso e mi sentivo proprio a mio disagio.

L’annnnnnnnno prossssssimo mio figlio va a scuola media….” ho parlato lentamente.

Ah! Sì, sì, sì!!!! Ora posso capirti, bella!

Che guaio! Che vergogna! Una conversazione che è andata storta! La mia lingua americana mi ha tradito di nuovo. Nella mia impazienza di pronunciare la parole “anno” ho sbagliato e ho fatto una brutta figura! Io intendevo “anno prossimo” (year) ma lei ha sentito “ano prossimo” (arse). Non ho tenuto il suono della “n” abbastanza lungo nella parola “anno” e così ho reso un effetto disastroso e ho detto quasi una parolaccia!

Posso rottolare le mie “rrrrr” perfettamente ma qualche volta non allungo abbastanza le doppie consonanti. Poichè nella maggiore parte delle altre lingue le consonanti doppie non hanno pronuncia diversa da quelle singole, qualche volta noi stranieri non ci rendiamo conto l’importanza di pronunciare bene le doppie consonanti. Ma in Italiano le consonanti doppie sono fondamentali perché servono a distinguere tra parole che senza la doppia si confonderebbero. Per evitare momenti embarrazanti è importante ricordare che il il suono nella pronuncia delle consonanti doppie è leggermente più lungo.

Ecco un piccolo tentativo di scrivere i suoni…però meglio andare al sito di Forvo per sentire le parole parlate: http://www.forvo.com/languages/it/

note = noote (la vocale “o” è molto lunga, ovvero pronunciamo noote)
notte = NoTTe (la “o” corta).

fata = faata
fatta = FaTTa (la a corta)

seta = seeta
setta = SeTTa (la e corta)

Dopo il mio incontro l’altro giorno con la donna di Roma mi sentivo un po’ come Lello monello che ha fatto un gran macello!

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Lello, che monello!
Ha fatto un gran macello…
Le doppie ha sbagliato
e il mondo non va più!

Ehi papà, Giochiamo con la pala
Ahi, che botta! Io non ci gioco più!

Mamma, a cassa, io me ne voglio andare!
È stretta, Aiuto! Io non ne posso più!

Ciao, amico, portiamo a spasso il canne
come pesa! Dai, portalo un po’ tu

Ehi, Mimì ti serve una pena?
Non, non scrive, tienitela tu!

Lello, che monello!
Ha fatto un gran macello…
Ma ora ha sistemato
e adesso il mondo va

Ehi, papà! La palla ora ce l’ho!
Poi, con mamma a casa tornerò.
Dai, amico, col cane andiamo in giro,
e a te, Mimì, darò la penna biro!

Vi racconto questa storia ammonitore per spiegare che noi stranieri dobbiamo stare attenti delle consonanti quando parliamo. Con un po’ di pratica e pazienza ricordiamo di tenere il suono un altro battito quando c’è una parola con le consonanti doppie!

Alla fine della nostra conversazione la signora di Roma mi ha raccontato qualcosa carino che mi ha fatto sentire un pochino meglio. Mi ha spiegato che ci sono alcune parole nella lingua inglese che non azzarda mai di pronunciare. Per esempio, lei rifiuta di pronunciare la parola “sheet” perchè la parola “sheet” con suo accento diventa “shit”! Sì, mi ha fatto sentire meglio!

Allora un po’ di divertimento! Potete vedere le parole sbagliate che richiedono le consonanti doppie?

La strana zuppa del venerdi
Metere nel pentolone sete calzini
e oto anguile con i bigodini,
tre piume di galina canterina,
il beco di un’ocheta birichina,
le vele di una sola barcheta,
la ruota di una bicicleta
e il naso sempre arosato,
del pover nono Renato

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7 Comments

  1. The words that spring to mind for me are

    Penna ( pen) & Pena (um…!) …..

    We learned fairly early on to try and remember the doppio consonanti! Doesn’t always work tho! We’re always in such a hurry to say what we have on our minds, we miss out this important feature of the beautiful language (apologies to football! Sorry, soccer!)

    We can swap notes in Sept!

  2. Ha a che fare con gli accenti quel che ti posto, ma Rodari resta un grande e sono sicuro che nel suo mestiere ha avuto a che fare anche con doppie mancanti 😉

    “Per colpa di un accento
    un tale di Santhià
    credeva d’essere alla meta
    ed era appena a metà.

    Per analogo errore
    un contadino a Rho
    tentava invano di cogliere
    le pere da un però.

    Non parliamo del dolore
    di un signore di Corfù
    quando, senza più accento,
    il suo cucu non cantò più.”

    🙂

  3. Proprio ieri qui a casa da me c’era la mia amica inglese e le ho fatto tante domande su diverse parole che ho difficoltà a pronunciare come leaves, Wednesday, bribrary e tutte quelle che contengono il th!
    quindi …che dire…cerchiamo di essere più tolleranti con gli stranieri che si sforzano di parlare un’altra lingua!

  4. Come sono belle queste poesie!!! Grazie a te e Gabriele -mi sono proprio piaciute 🙂 E quanto ridere mi hai fatto fare con la tua storia, Melissa! Siamo tutti stati in quel posto di fare un po di figura…ma va, almeno possiamo fare una bella risata 🙂 Mark una volta ha fatto un figurone, ma il bello e che non sapeva neanche d’avere fatto niente di sbagliato. Per fortuna!!! Ma la prima volta in italia faceva un gesto per indicare “A” per americano (come noi facciamo il “L” per Loser) sulla fronte. Ho persino fatto una bella foto con lui che lo faceva….e poi ho scoperto che faceva un gesto che significava qualche cos’altro (ed anche un po volgare). Delle volte l’ignoranza e bella….e anche innocente 🙂

  5. Addirittura non riusciva a capirti! Non ci credo!
    Se uno straniero dicesse “ano prosimo”, si capirebbe benissimo che vuol intendere “anno prossimo” e non “il successivo orifizio anale”. Il senso di certe espressioni non è dato solo dalla grammatica e dalla pronuncia corretta, ma dal contesto nel suo complesso. A volte gli italiani sono un po’ snob (e mi fanno incacchiare per questo), ma nella maggior parte dei casi si è (e si deve essere) indulgenti verso questi piccoli (minuscoli!) errori.

  6. Belle queste di Lello monello e di Rodari-le filastrocche italiane mi piacciono tanto e non ne ho mai abbastanza!Riguardo alla pronuncia,posso aggiungere un’altra frase divertente?”We in Italy have the most beautiful bitches(beaches) in the world.”Leo