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Visitare i blog e’ il mio passatempo preferito questa settimana. Sono tirata dentro il corrente rapido e continuo dell’internet e lo trovo difficile nuotare fuori. Per uno spasso rinfresco il browser alcune volte per vedere i blog pubblicati piu’ recentementi. La lista cambia continuamente e mi travolge l’attivita che sta succedendo attorno a me ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e ogni secondo! Poi comincio a cliccare sui blog link. E’ come sto cercando di ascoltare una stazione della radio. Sento cosi tante voci, una sopra l’altra finche’ diventa un mormorio confuso. Non sono certo di quello che sto cercando. Niente e tutto. Mi fermo, leggo alcuni brani e poi continuo in avanti. Qualche volta mi fermo piu’ lungo, e mi godo il portale che mi da’ l’opportunita’ di guardare dentro la vita di un’altra persona per alcuni momenti.

Per me leggendo i blog e’ piu’ interessante che guardare la tv. Ecco qui sull’internet posso trovare vero umore, voglia, e intuito. Sembra che ciascuno di noi veramente ha un punto da vista, un lavoro ed una passione, e ciascuno di noi sa come di esprimerlo in un modo distinto e sorprendente. Dopo dieci minuti di cliccare sui blog, mi rendo conto che non riusciero’ di finire mai leggere tutti. Il corrente e troppo profondo e troppo divorante. Infatti, quando riesco di liberarmi dell “blogdom” alcune voci stanno con me. Di sera mentre lavo i piatti o sistemo la scrivania per il prossimo giorno trovo che sto ancora pensando alle persone che ho incontrato nei blog.

Ricordo la donna che ha chiesto: “Una casa pulita e il risultato di un computer rotto?” Penso alla donna in Calabria che gestisce capri e che proprio questa mattina uno di loro ha dato al luce un capretto. Vedo i muri di una vecchia citta’ in Sicilia che un’americana, che ci sta rifacendo una casa li’, ha scattato, e mi fa pensare alla storia antica e tutte le generazioni che sono venute prima di me. Rido con la donna che sta strappando i capelli perche’ ha un neonato e due altri figli piccoli sotto i suoi piedi, uno di loro che ha un’amico immaginario. Le voci sono tutte diverse, mi fanno pensare e mi sbalodiscono. Ma sopra di tutto, queste voci ingrandiscano il mio mondo.

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Parlare di voci mi fa pensare del libro “Voci” scritto da Dacia Maraini. Nel libro la protagonista Michela Canova si trova ad indagare sull’omicidio della sua vicina di casa Angela Bari, una donna molto riservata che aveva visto poche volte nella sua vita. Michela si rende conto che nonostante erano vicini da casa, non c’era un rapporto tra loro. A lei sembra una tristezza di questi tempi moderni. Lei si sente colpevole per non stare attenta e per non conoscere veramente la vittima. Cerca di risolvere il mistero di Angela, e la ragione per l’aggressione contro di lei. Comincia ad indagare i personaggi della vicendi, e ascolta lei varie voci, che qualche volta sono voci che raccontano grandi menzogne, piccole verita’, o che nascondono o rivelano cio’ che era in realta’ la povera Angela. Alla fine Michela riuscirà a raggiungere la verità ascoltando spesso anche le voci interiori, ma soprattutto la voce dell’assassino che senza volerlo farà un autoconfessione.

Voci. Tante voci! Dobbiamo ascoltarli per capirci bene. Allora, ecco la mia voce. Ho fatto un risassunto del libro ad alta voce. Ascoltarlo e poi vai a a leggere il libro…e non dimenticare di controllare l’internet per “ascoltare” i voci che ci trovate li.

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5 Comments

  1. Anche io mi soffermo spesso a leggere i pensieri dei vari blogger che incontro navigando in rete!
    Lo faccio con la scusa di imparare l’inglese, ma rimango sempre attratta dalle storie raccontate, dai viaggi fatti e che magari non farò mai nella vita, dalle esperienze vissute!
    E il tempo intanto passa e mi fa sentire in colpa perchè sono rimasta indietro con altre cose importanti che avevo da fare!

    1. E’ vero. Questa settimana in particolare, mi sento succhiato dentro l’internet…sto trovando tantissimi blog scritto dai americani che vivono in italia. Secondo i blog, sembra che ci siano piu’ americani che italiani che abitano nel bel paese! Anch’io mi sento colpevole e indietro tutte le cose che ho da fare. Invece di lavorare o preparare la cena voglio continuare a nuotare nel mare del internet…e’ cosi’ divertente!

  2. Mi piacce molto questo blog, Melissa. Ho trovato le tue riflessione molto interessante, molto profunde. Devi tradure e pubblicare in un giornale, o su salon.com, o qualche parte…

    1. Ciao Jann, mi stai lusingando…grazie! Sono contentessima che ti piaccia il blog. E’ bello avere un posto per giocare con parole e praticare italiano! Come vedi, mi piace scrivere i blog quasi come leggerli!!!

      Hai notato il riferimento al tuo blog in questo brano? Un abbraccio! Meli