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Photo Credit: Rai.it


“Oggi è un giorno limpido. Sembra che gli alberi siano toccati d’oro da un sole che risveglia la terra dopo un lungo inverno. Che piacere sentire il cinguettio degli uccellini. A me sembra che il promesso di una nuova stagione tra poco sarà realizzato.”

Va bene! Smetto con questi pensieri romantici! Volevo scrivere una poesia per esprimere i miei sentimenti di primavera. Basta lasciare la poesia a Pablo Neruda. Lui è uno scrittore e poeta cileno molto bravo che ha scritto belle righe per parlare dell’amore e la gioia della vita.

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Photo Credit: Rai.it

Oggi pensando a Pablo Neruda, mi ha fatto ricordare il film “Il Postino” (di Michael Radford) in cui il personaggio di Neruda è il protagonista. Nel film, Mario Ruoppolo, un pescatore timido (Massimo Troisi) fa un’amicizia profondo con Neruda (Philippe Noiret). Neruda, che è in esilio su un piccola isola italiana per ragioni politici, riesce a aprire gli occhi di Mario, un uomo semplice privo di istruzione, alla bellezza di poesia. Neruda spiega anche a Mario che cos’è una metafora.

Neruda aiuta Mario a capire come si può capire una poesia: “Quando la spieghi la poesia diventa banale, meglio di ogni spiegazione è l’esperienza diretta delle emozioni che può svelare la poesia ad un animo predisposto a comprenderla.”

Con l’aiuto di Neruda, attraverso poesia, Mario vince il cuore della bella Beatrice, la giovane donna che Mario ama.

Un giorno Neruda sparisce dalla vita di Mario. Torna in Cile, pero’ le poesie di Neruda e la sua amicizia, cambiano la vita di Mario per sempre.

Il film ha ottenuto 5 candidature agli Oscar 1996, quella come miglior film, miglior attore protagonista (Massimo Troisi), miglior regia (Michael Radford), miglior sceneggiatura non originale e miglior colonna sonora drammatica.  Massimo Troisi che, gravemente malato di cuore, morì alla fine delle riprese.

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Ecco una traduzione di una poesia, piena di metafore, di Neruda

Questa bellezza e morbida – come la musica e legno,
This beauty is soft – as if music and wood
agata, stoffa, grano, pesche tra cui splenda la luce

agate, cloth, wheat, peaches the light shines through

aveva fatto una statuetta effimera
had made an ephemeral statue

Adesso lei invia la sua freschezza fuori, contro le onde.
And now she sends her freshness out, against the waves

Il mare schizza ai piedi nudi abbronzati, ripetendo
The sea dabbles at those tanned feet, repeating

la forma impronta nella sabbia
the shape, just imprinted in the sand

Ora lei e’ la femminile fuoco di una rosa
And now she is the womanly fire of a rose

l’unica bolla per cui il sole e il mare si competono
the only bubble the sun and the sea contend for

Che nient altro che il sale fresco del mare ti tocca!
May nothing touch you but the chilly salt!

e neanche l’amore disturba la primavera ininterrotta
and not even love disturb that unbroken springtime!

Bella donna, eco della schiuma senza fine
Beautiful woman, echo of the endless foam

Le tue fianche imponente fanno nell’acqua
may your statuesque hips in the water make

una nuova misura – un cigno, un giglio, mentre tu galleggi
a new measure – a swan, a lily – as you float

e la tua forma naviga questo cristallo eterno
your form through that eternal crystal.

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7 Comments

  1. Ciao Melissa–grazie per la bella poesia! Mi hai datto la voglia di rivedere il Postino. E stato registrato/filmed su l’isola di Salina (Sicilia!).
    E molto impressionante come scrivi con il conjonctivo/subjunctive. Brava! Capisco questa forma ma non posso usarla. Forse un giorno…

  2. Ciao Jann, hai ragione! il conjuntivo e’ difficile, ma che sfida!

    Mi piace e voglio impararlo bene perche’ quando io parlo o scrivo io spiego sempre le mie emozioni e le mie opinioni…dunque ne ho bisogno! 😉

    C’e’ anche qualcosa bello formare parole usando i suoni “essi”, “esse”, “essimo”, “este” e “essero”. Il tempo congiuntivo imperfetto e’ facile da fare perche’ e cosi’ regolare.

    Poi quando mi sono reso conto che una frase comincia con l’imperfetto o il condizionale come “pensavo che” o “penserei che” devo prepararmi per il tempo congiuntivo imperfetto dopo nella frase!

    Pensavo che fosse una bella giornata. (congiuntivo passato)

    Penserei che che il libro fosse gia’ scritto. (congiuntivo passato)

    Penso che sia una bella giornata (congiuntivo presente)

  3. Il Postino rimane uno dei miei film preferiti, non solo dei film italiani ma dei tutti i film che ho guardato. Ricordo bene guardarlo qui a Horsham, e devo dire che non ero il solo che aveva lacrime negli occhi. Forse e’ stato il fatto che Massimo Troisi mori’ il giorno dopo il film era stato completato. Secondo me il film rimane molto meglio che Forrest Gump, che ha ricevuto l’Oscar per Best Film quell’anno. Phbbbt!

  4. Ciao Melissa…complimenti per il tuo Italiano…credimi tu scrive meglio di molti italiani che vivono in Italia…mi piace molto il tuo entusiasmo nel voler apprendere la mia lingua…se tu vuoi migliorare l’uso del congiuntivo o del condizionale…rendi sempre espesso il soggetto all’inizio della frase…come avviene nella lingua inglese…Io pensavo che il libro fosse già scritto…Io avevo pensato che il libro fosse già scritto…Io penserei che il libro sia scritto…Io penserei che il libro sia stato scritto…Tuttavia l’uso di questi tempi verbali è difficile anche per molti Italiani…credimi…un solo cosiglio per migliorare ulteriormente il tuo Italiano…che è molto buono…è leggere…leggere…leggere…Ciao e continua a studiare la lingua Italiano…e ancora complimenti per il tuo ottimo Italiano…tu sei veramente brava.

    Post scriptum…L’indirizzo E-mail non è autentico…è un indirizzi di fantasia…per motivi di riservatezza…tu mi perdonerai…se mi vuoi chiedere qualcosa che riguarda la lingua Italiana… io (gukg) sono su twitter…Ciao

    1. Ciao gukg! grazie per passare dal mio blog! Mi piace sempre ricevere i commenti e io aprezzo il tuo aiuto. Sono nata Americana, ma voglio diventare Italiana tra la lingua! Spero che tu venga di nuovo a trovarmi qui! A presto!

      (perdonami… ma non sono su twitter…ma puoi sempre laslciarmi un messaggio qui o scriveremi in privato a melissa@melissadesign.com)

  5. Precisazioni:
    Massimo Troisi mori durante le riprese infatti fu usata una sua controfigura per terminare le scene.
    Non solo Salina(Sicilia) ma il film è stato girato soprattutto sull’isola di Procida (Napoli)