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Photo Credit: Studentessa Matta

La settimana scorsa a Roma a bordo del volo destinato a San Francisco ho letto sul giornale “il Messaggero” della scomparsa di Marcella Hazan. Come tutti gli appassionati di cucina Italiana, anch’io ho il suo libro (veramente un tomo) strapieno di consigli per preparare una pasta perfetta, ma anche melanzane alla parmigiana da far venire l’acquolina in bocca. La mia copia forse non è così ben impiegata come quelle che hanno i miei…perché io tendo a cucinare ad occhio con gli ingredienti che ho nel frigo invece di seguire una ricetta scritta. Ma in passato mi è capitato di consultare il libro di Marcella per cercare una ricetta qui e là. Ho appena tolto il libro dalla scaffale e, come potete vedere nella foto sopra c’è un “post-it note” attaccato alla pagina che spiega come si preparano gli gnocchi. Ho fatto una foto di questa mia copia per festeggiare la sua memoria. Il libro da solo sul piano di lavoro sembrava un po’ triste, quindi ho aggiunto alcuni pomodori e dei ramoscelli di rosmarino. Ho pensato che che le sarebbe piaciuto.

Last week in Rome onboard the flight headed for San Francisco I read in the Roman newspaper “il Messaggero” of the passing of Marcella Hazan. Like all folks crazy for Italian cooking, I too have her book (really a tome) with is filled with all kinds of advice for making perfect pasta and eggplant parmesans that make your mouth water. My book perhaps isn’t as well used as those belonging to some of my friends…because I have the tendency to cook things from scratch with the ingredients found in my fridge instead of following a written recipe. But I have been knowing to turn to Marcella’s book to find a recipe here and there. I just pulled my copy from the bookshelf and as you can see from the photo above there is a “post-it note” stuck to the page that explains how to make gnocchi. I took the picture of my copy of Marcella’s book to celebrate her memory. The book all by itself sitting on the counter seemed a bit sad so I added a couple of tomatoes and of sprigs of Rosemary. I thought she would like that. 

Ecco l’articolo del Messaggero. Ho trovato la sua storia affascinante / Here is the article from the Messaggero.
I found her story to be quite charming.

Il Messaggero: Martedì 1 Ottobre: Addio a Marcella Hazan: svelò agli USA i piatti italiani. Quando arrivò a New York nel 1955 la signora Polini era una novella sposa che aveva rinunciato alla carriera academica nelle scienze naturali per seguire il marito in America. Non aveva mai cucinato e non parlava una parola d’inglese.

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Photo Credit: Studentessa Matta

Good bye to Marcella Hazan: she revealed to the USA Italian cooking. When she arrived in new York in 1955 la signora Polini was a new bride that had abandoned her career in academia in natural sciences to follow her husband to America. She had never cooked before and didn’t speak a word of English.

Domenica mattina quando si diffusa la notizia della sua morte, l’intero paese ha pianto la scomparsa di Marcella Hazan, la donna che ha aperto gli occhi, e la gola di generazioni di americani, all’arte prima sconosciuta dei fornelli casalinghi.

Sunday morning when the news of her death was announced, the whole country cried for the loss of Marcella Hazan, the woman who opened the eyes and the stomaches (literally translates to throats) of generations of Americans to the art, before then unknown, of authentic Italian cooking.

La francofila Giulia Child ha insegnato alle massaie statunitensi la rigorosa disciplina necessaria per preparare il Boeuf Bourguignon, ed è stata la prima a strappare la corona della celebrità televisiva. Marcella, come gli americani avevano imparato semplicemente a chiamarla, ha fornito gli attrezzi fondamentali a chi più semplicemente voleva imparare a cucinare, muovendo i primi passi a partire dalla cucina italiana. Un abc che inzia con il battuto e il soffritto, per arrivare al ripieno dei tortellini, ma che ha nel ragù alla bolognese la sua colonna portante.

The francofile Giulia Child taught to the masses in the United State the rigorous discipline needed to prepare Boefu Bourguignon, and it was she (Marcella) who was the first to rip the crown of the famed tv star. Marcella, as the Americans came to lovingly call her, provided the basic tools needed to those who simply wanted to learn to cook taking the first steps into Italian cooking. An ABC primer that began with chopping and preparing the soffritto for the filling of the tortellini to her ragù alla bolognese her signature dish.

Nessuna di queste preparazioni era conosciuta negli Usa a metà degli anni ’60. La Hazan ricordava con terrore di aver mangiato condimenti per la pasta che erano “poco più che ketchup arricchito”, e di aver bevuto caffè “dello stesso sapore della sciacquatura dei piatti”. Fu la nostalgia dei sapori della nativa Cesenatico a lanciarla nelle sperimentazioni in cucina, armata dal manuale della conterranea Ada Boni che era parte del suo corredo nuziale. E fu il marito Victor, ebreo errante nato a Cesenatico e trasferito con la famiglia negli Usa, a riconoscere che i rapidi progressi che sua moglie aveva compiuto ai fornelli potevano essere sfruttati a fini commerciali.

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photo by Barbara Banks

None of these preparations were known in the USA in the mid-60s. La Hazan recalled with terror having eaten pasta with sauce that was “little more than dressed up ketchup”, and to have drunk coffee “that had the same flavor as dishwater”. It was the nostalgia for the flavors of her home in Cesenatico that launched her into experimenting in cooking, armed with a cooking manual by Ada Boni that was a part of her wedding trousseau. It was her husband Victor, a Jew born in Cesenatico who moved his family to the USA who recognized the rapid progress of his wife in the kitchen and realized that they could turn this talent into commercial success.

Marcella non ha mai scritto una riga in inglese. Dalla prima all’ultima ricetta, ha passato le note in italiano a suo marito, il quale le ha elaborate nei sei libri di cucina e un tomo di memorie che ha visto la luce qualche anno fa.

Marcella never wrote a single sentence in English. From the first to her last recipe, she passed notes written in Italian to her husband, who turned them into recipe books and tomes of memories that just recently have seen the light of day.

Quinta Avenue New York. Qui Marcella iniziò a dare lezioni agli allievi ribelli di una classe di cucina cinese alla quale anche lei aveva partecipato per una sola seduta prima di aprire bottega. E fu qui che una mattina arrivò a pranzo Craig Clairborne, il critico gastronomico che ha tenuto per mano l’America nel passaggio dalle bistecche al foi gras. La cuoca aveva cucinato quel giorno carciofi alla romana, tortellini con ricotta e cavolo, saltimbocca di vitello e insalata di finocchi. Il giorno dopo la recensione entusiasta sulle pagine del New York Times la lanciò nel firmamento della gastronomia americana. Un posto che la Hazan ha abbandonato solo con la morte, e che ha difeso contro l’impero del shushi e della cucina asiatica a fine anni ’80, e poi contro la fiumana dei Master Chef. Il giorno prima della morte era stato l’inseparabile Victor a prepararle l’ultimo piatto di trofie al pesto, con il basilico raccolto nel giardino della loro casa in Florida.

5th Avenue New York. Here Marcella began to give lessons to rebellious students of a Chinese cooking class. After just one session, in which also she participated, she began her own classes in Italian cooking. It was the morning in which Craig Clairborne, the gastronomy critic for the New York Times who came for lunch and who took America by the hand away from its’ love affair with steaks and duck liver. The cook made that day carciofi alla romana, tortellini con ricotta and cavolo, saltimbocca di vitello and insalata di finocchi. The day after the enthusiastic review in the New York times, Marcella was launched into the firmament of American gastronomy. A place that la Hazan abandoned only with her death, and that she defended against the empire of sushi and Asian cuisine at the beginning of the 80s and against the river of Master chefs. On the day of her death always by her side was husband Victor who made for her one last plate of trofie al pesto with basil gathered from their garden in Florida.

Arrivederci Marcella Hazan.

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