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Recently I wrote a guest blog in English called A gift from Italy for The award-winning subscription travel newsletter Dream of Italy published by Kathy McCabe. To read the English version follow this link to Dream of Italy. Here is the same article in Italian:

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Essendo un’americana che va matta per l’Italia, una delle tradizioni natalizi che preferisco è anche un’usanza italiana molto vecchia; costruire un presepe. Ogni presepe è unico perché è fatto a mano ed è straordinario come la persona che lo costruisce. Io ho ricevuto i primi pezzi per costruire un presepe due anni fa, quando all’inizio di dicembre, per mia delizia, è stata lasciata sul portico una scatola grande e gialla con “Poste Italiane” stampato sul lato. Era un regalo di una mia amica Vita Gentile, che vive in Puglia. Dentro la scatola ho trovato le statue della Madonna, Giuseppe, Gesù, pastori, angeli, contadini, capre, agnelli e anche una mucca.

C’erano anche fogli di carta colorata, piccoli sacchetti di muschio, fieno e sassi. Da parte mia, è stato solo necessario aggiungere alcune piccole scatole di cartone per creare la struttura per la scena pastorale. Sopra queste scatole ho sistemato, artisticamente la carta, cosparso il fieno e sassi e poi ho aggiunto le statue…e in un attimo ho fatto il mio primo presepe. Per dare atmosfera ho messo in fondo alla scena uno dei miei quadri di un paesaggio italiano.

Ho chiesto alla mia amica Pugliese di raccontarmi alcune delle tradizioni familiari di Natale. Vedrete che il presepe ha un ruolo principale in tante feste.

Ecco i ricordi di mia amica Vita di Puglia

Tra le tradizioni e leggende di Natale, il presepe e il presepe vivente vengono subito in mente. Quasi ogni famiglia costruisce un presepe e lo mette vicino all’albero. Secondo me non è Natale fino a quando non c’è il presepe. Il presepe vivente è anche popolare. È uno spettacolo teatrale e ogni anno ad Alberobello, vicino a casa mia in Puglia, ce ne uno in cui il pubblico cammina attraverso il bosco, con le candele illuminate, e ascolta le storie raccontate dagli attori in piccoli grotte.

Gli animali come cavalli, mucche e pecore partecipano anche perché erano parte del Natale originario. Gli animali mi fanno ricordare la Leggenda di Natale. Si dice che la notte di Natale, gli animali parlino. Per questa ragione a Natale i contadini si prendono una cura speciale degli animali e gli danno più cibo di solito, perché non vogliono che gli animali parlino male di loro durante la notte!

Photo Credit: www.kaylaspelling.com

In Dicembre i bambini della scuola preparano un lavoretto di natale che danno alle loro famiglie il 25. Imparano anche a memoria una piccola poesia che recitano alla cena di Natale. Le scuole organizzano le recite e ci sono canti nelle chiese e tante opportunità di fare volontariato. Le strade delle città sono decorate con lucine colorate ovunque e nella casa ci sono lucine sull’albero di Natale. Qualche volta mettiamo i biscotti sull’albero. Il tempo in Puglia è freddo, ma non mi importa perché mi piace la cioccolata calda che bevo accanto al camino o nel bar con un bel gruppo di amici.

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La vigilia di Natale è celebrata con un buon pranzo a base di pesce, perché non si mangia carne il giorno prima di Natale. Spesso la nonna cucina il Baccalà. La notte andiamo a Messa e quando torniamo, accendiamo nel caminetto un gran ceppo di abete per rendere confortevole e caldo l’ambiente in segno d’ospitalità e d’accoglienza alla venuta del Figlio di Dio. ll giorno di Natale, come tutti i bambini, anche noi italiani aspettiamo babbo natale e mettiamo i biscotti e il latte vicino al caminetto. La mattina scartiamo regali e poi mangiamo per ore. Solo il 25 mettiamo la statua di Gesù nel presepe…questo è il giorno in cui è nato è non sarebbe giusto metterlo al suo posto nel presepe in anticipo.

A capodanno cuciniamo le lenticchie perché assomigliano agli spiccioli e mangiamo Panettone con l’uvetta che è un simbolo di ricchezza. Ci godiamo anche il Pandoro con tanto zucchero a velo. Ci sono tante superstizioni sull’ultimo giorno dell’anno tipo: si rompono i piatti oppure con un fucile si spara in aria per cacciare l’anno vecchio. Mentre aspettiamo il nuovo anno giochiamo a tombola e alla mezzanotte scambiamo gli auguri con i calici con lo champagne. Ma non è finita qui, mio zio prepara un piccolo spettacolo di fuochi artificiali e noi assistiamo con delle stelle filanti in mano.

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Concludiamo le feste il 6 gennaio con l’Epifania o la Befana. Secondo la leggenda i tre magi, dopo essere stati guidati dalla stella cometa trovano il bambino Gesù. In Italia i bambini festeggiano l’evento mettendo le calze vicino al camino per la Befana che scende dal camino e mette la frutta e il cioccolato se sei stato bravo, il carbone in caso contrario. La storia della Befana va così: La Befana era una vecchia donna irritabile, troppo impegnata a pulire la casa per dare cibo o conforto ai tre magi quando erano arrivati da lei a cercare il bambino Gesù. Dopo che se ne furono andati via, la Befana si senti colpevole. Per compensare il suo cattivo comportamento, andò in ogni casa a cercare lei stessa il bambino.

Ogni anno quando ero piccola, una vicina di casa si travestiva da Befana e arrivava a casa con una scopa abbastanza vecchia e della terra sotto le scarpe e mi regalava qualche gioco. Generalmente la Befana ha un brutto aspetto: è vecchia con un neo peloso sul naso, ma è buona! La Befana è una tradizione “pagana” ma non ci dimentichiamo mai che il 6 Gennaio i Magi sono arrivati e hanno recato il loro omaggio con oro, incenso e mirra. È il giorno dell’Epifania quello in cui finalmente il presepe è completo. Finora le statue dei Magi erano state messe dappertutto in casa, avvicinancosi lentamente al presepe. Il 6 gennaio i Magi prendono posto accanto al bambino Gesù. Ogni anno quando sistemiamo le statue nel presepe ci ricordiamo che non c’è mai un viaggio troppo difficile per raggiungere le persone che amiamo bene o per fare un regalo con il cuore.

Grazie alla mia amica Vita per i suoi racconti natalizi. Buon Natale tutti! Spero che abbiate una festa meravigliosa e possiate includere lo spirito del presepe nelle vostre tradizioni.

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Faccio il Presepe How to make an Italian Nativity Scene Youtube video

Preparing the Presepe with Marta from Puglia

Presepe building with our Italian AFS Exchange Student Francesca

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3 Comments

  1. Scusami Melissa,come sai sono un gran ammiratore del tuo blog, ma ultimamente mi è venuto un dubbio:i miei commenti che compongo con tanta fatica (la lingua italiana e difficilissima!) non li leggi più? Lo dico perché ho cercato di dirti che il tuo titolo”Chris Botti interpreta Ennio Morricone con la SINFONIA di San Francisco” è sbagliato.”Sinfonia” vuol dire “symphony.”A presto!Leo

    1. Caro Leo, certo che io leggo i tuoi commenti. Scusami tanto. In questi giorni sono un po’ impegnata con le preparazioni di Natale. 😉

      Hai ragione, “Sinfonia” vuole dire “Symphony” e sabato scorso Botti il musicista, infatti ha suonato con la sinfonia di San Fransico a Symphony Hall sotto la direzione di Michael Tilson Thomas. http://www.sfsymphony.org/Buy-Tickets/2012-13/Chris-Botti-with-the-San-Francisco-Symphony.aspx

      È stata u’esperienza incredibile! Hai altri dubbi? fammi sapere. Ti prometto di rispondere subito la prossima volta!

      1. Eh-eh-eh,Melissa,spero che tutto vada bene con le tue preparazioni,ma ora devo davvero chiedere scusa.Non si può mai essere sicuro quando si tratta di una lingua in una continua mutazione.Ovviamente hai ragione ma è la prima volta che sento “symphony” usata in quel senso.Ancora mie scuse e più cari saluti a tutti!(Moka e Sinbad inclusi 🙂