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Photo Credit: Rai Uno, Sanremo 2013

Manca solo la pioggia di rane e lo sbarco degli alieni a Arma di Taggia….ma la Littizzetto è arrivata al palco di San Remo lo stesso! Stasera la co – conduttrice del Festival Luciana Littizzetto, sempre frizzante e ironica come solo lei sa essere, apre la prima serata del festival leggendo una letterina a Sanremo. Come fosse una principessa arrivò al teatro di Ariston in carrozza perfettamente adatto per Cenerentola. Però è troppo evidente che la Littizzetto può difendersi molto bene e non ha bisogno di una fata buona. Con la sua lingua tagliente può demoralizzare qualsiasi sorellastra cattiva e affascinare ognuno principe con il suo spirito e umorisimo!

Ci siamo…inizia il Festival di Sanremo 2013 che svolgerà il 12 – 16 Febbraio. Potete seguire gli avvenimenti sulla pagina di  Facebook di Sanremo o sul sito ufficiale di Sanremo dove si può trovare salienti delle prestazioni.

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Photo Credit: Rai Uno, Sanremo 2013

Per iniziare bene la festival volevo condividere con voi l’entrata della princi Sanremo stasera… e sotto il testo della letterina-preghierina che Luciana Lettizzetto ha rivolto a San Remo in apertura della 63esima edizione del Festival di Sanremo.

Carissimo San Remo che nella riviera stai, che proteggi i fiori il festival e il casinò, quindi ti occupi di boiate.

Ho scoperto che come santo non esisti. Nel calendario c’è santa Genoveffa, santa Brigida, san Quadrato e perfino santa Yvette, che dev’essere la protettrice del Moulin Rouge, ma non c’è nessuna traccia di san Remo in nessun calendario, nemmeno in quello dei Maya, nemmeno il calendario Pirelli, sul quale ho promesso di non dilungarmi perché ho promesso a Fazio di comportarmi bene.

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Luciana Littizzetto

Comunque. Per quel che puoi. Fai in modo che il pubblico non si accorga che quest’anno sul palco invece di due gnocche ce n’è solo mezza, e aiutami a non sbagliare il nome delle canzoni e dei cantanti. Ci sono state presentatrici che per avere detto nell’ordine sbagliato Pace-Panzeri-Pilat sono state esiliate a Ventotene e private dei diritti civili.

Fai che Fabio non si addormenti in onda e se si addormenta fa’ almeno che nessuno se ne accorga. O fa’ che tutti a casa si siano addormentati prima di lui. E se poi, caro san Remo, qualcuno si addormenta in sala, riprendilo con la telecamera, che almeno ridiamo.

E fa’ che non mi venga mai mai mai in mente di tentare una rima mentre presento Gualazzi o la Galiazzo, perché, conoscendomi, Remo mio, ne usiremmo tutti con le ossa peste. Tral’altro grazie che quest’anno non hai fatto gareggiare Samuele Bersani, che con quel cognome lì non ne uscivamo vivi. Toccava anche trovare un Samuele Berlusconi e un Samuele Monti.

Fa’ che non arrivino altre notizie pazzesche perché dopo la neve, le polemiche politiche e le dimissioni in Vaticano manca solo la pioggia di rane e lo sbarco degli alieni a Arma di Taggia.

Fa’ inoltre, Remo mio, che il meteorite che deve distruggere il pianeta il 15 febbraio aspetti almeno l’esibizione di Albano, sai com’è fatto lui… poi si offende.

E già che ci sei, caro Remo, fa’ che la crisi passi. Perché è vero, come diceva uno che non ricordo più chi fosse, che i ristoranti sono pieni, ma sono pieni di gente che cerca un posto da cameriere. Di’ anche a tutti quelli che dicono che restituiranno l’Imu, se possono anticipare. Io mi fido un casino ma mi piacerebbe avere i soldi prima di andare a votare.

Se tu mi aiuti, in cambio io giuro che non pronuncerò mai un nome di un politico, e neanche parole che ci somigliano, guarda. Non dirò mai parole che cominciano con Ber, tipo “bersaglio”, “Berna” e “bertuccia”, o che finiscono in “oni”, tipo.. adesso non mi viene. invece di “marroni” dirò “beige”, e se capiterà che qualche volta staremo nei casini, dirò “puttanaio”.

Fa’ che non mi si impigli mai l’abito sotto la suola, il reggiseno nella pianola, la lingua nella gola. Dami grazia, contentezza, levità, leggerezza. E infine, soprattutto, sopra ogni cosa, ti prego, santo dei garofani e delle petunie, dei potus e dei lillà, fa’ che io resista fortissimamente, ineluttabilmente, inderogabilmente all’incontenibile, inarrestabile, incopprimibile bisogno di dire: CULO”.

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Photo Credit: Rai Uno, Sanremo 2013

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2 Comments

  1. A dire il vero,sto seguendo senza sosta il dramma che si sta svolgendo in Vaticano perché lo trovo molto più emozionante degli avvenimenti all’Ariston.Però,se mi permetti,ritornerò a questa pagina quando avrò qualcosa da dire sull’argomento.Leo
    P.S.Mi è piaciuta molto la foto della mucca sul cofano della macchina.Sei grande!

  2. Eccomi di nuovo,Melissa.Sono finalmente riuscito ad ascoltare tutte le 14 canzoni ancora in gara.Secondo me sono forti quest’anno,però nessun brano raggiunge l’altissimo livello del “Pulcino Pio.”La mia cantante preferita è Maria Nazionale:bella voce,bella melodia .L’ unica delusione è stata il brano di Cristicchi-non mi è piaciuto affatto.Ho anche notato che il cantante numero 7 si era fatto smaltare le unghie di colore blu.Io ho detto sempre che smaltare le unghie non dovrebbe essere una prerogativa solo delle donne 🙂