La mia cara amica Silvia recentamente mi ha chiesto di scrivere qualcosa per il suo blog “Trippando”. e ho accettato l’incarico con entusiasmo. Silvia ha proposto che l’argomento dovrebbe trattare di una gita che ho fatto o un locale che ho visitato durante una delle mie vacanze in Italia. Facilissimo pensavo io!

Sono un’americana di San Francisco e pensavo di sapere una cosa o due su viaggiare nel bel paese! Oltre a vivere a Firenze per quasi un anno mentre ero una studentessa, faccio le vacanze in Italia con mio marito quasi ogni anno. Cerchiamo di visitare una nuova parte di Italia che non abbiamo visto prima. Siamo fortunati di aver passato le vacanze a Roma, Milano e Venezia e anche in piccoli paesi come San Quirico in Toscana, Bardolino sul lago di Garda e Locorotondo in Puglia.

Mi trovo bene in Italia e sempre l’esperienza é unica e speciale. Però è stato molto difficile scegliere solo un posto di scrivere e così ho deciso di parlare di un altro tipo di viaggio, cioè il mio viaggio d’imparare la lingua italiana.

Per ogni viaggio c’è una data di partenza… e non è stato differente per quanto riguarda il mio inizio dell’ imparare l’italiano. E’ stato quasi dieci anni fa, tre mesi dopo la nascità del terzo bambino. Sono una grafica e lavoro per conto mio. Ho un marito amorevole, e in quel tempo due ragazzi piccoli e un neonato. Pensavo di avere quasi tutto il necessario per avere una vita felice.

Ma mi rendevo conto che c’era qualcosa che mi mancava. Avevo la sensazione di dover realizzare ancora qualcosa prima che fosse troppo tardi. Poi mi è venuto gradualmente in mente quello che mi mancava. Volevo conoscere l’Italiano! Volevo scoprire il significato di parole come “meraviglioso”, “zanzare” e “arzigogolato” e volevo essere in grado di usare queste parole per conversare in una lingua che non era la mia madrelingua.

Come mai l’Italiano voi mi chiedere? Lasciatemi spiegare. Quando ero una studentessa ho studiato la storia dell’arte e ho dipinto a Firenze. Durante il soggiorno fiorentino ho imparato un’infarinatura della lingua, ma quando sono ritornata a casa ho buttato via il dizionario italiano pensando di non averne più bisogno.

Anni dopo, parole italiane continuavano a rotolarmi per la testa e mi vergognavo di non avere una comprensione più profonda del linguaggio. E proprio così è nato il mio percorso per approfondire la comprensione della lingua. Ho comprato un biglietto per un viaggio che fino ad allora non avrei mai immaginato di fare.

Sono contenta di dirvi che il giro stia ancora proseguendo, senza scioperi o deragliamenti. Ho vagato in lungo e in largo da quel giorno, da quando ho aperto il libro di grammatica per principianti, al momento in cui ho deciso di scrivere un blog Diario di una studentessa matta, in Italiano. Con ogni chilometro che faccio, il viaggio diventa sempre più gratificante. Si dice chela destinazione di un viaggio non è mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose e penso che sia vero. So che ho più d’imparare prima che io parli un Italiano perfetto, ma nel corso del mio viaggio incontro gente fantastica che mi arrichisce e non posso immaginare la vita senza di loro. Ho legami stretti con persone da Milano alla Calabria e una comprensione migliore dell’Italia e degli italiani.

Ora quando io vado in Italia posso parlare con la baronessa alla Tenuta Lupinario in Toscana della origine del suo castello; posso visitare con la gente del marketing la fabbrica dei Baci Perugina ed assistere a una delle loro lezioni di cucina; posso discutere in merito dei vini con il il vinaio a Montalcino e posso seguire la conversazione di un tartufaio in Umbria; su Skype posso chiacchierare con una fanciulla in Puglia e posso ridere come una pazza, bevendo vino, nella cucina degli amici di Garda. Conosco Silvia proprio perché ho deciso di intraprendere questo viaggio. E per questo posso scrivere questo articolo per lei in Italiano!

Il mio viaggio ha avuto una data di partenza, ma non penso mai di fissare un appuntamento per il ritorno. Invece, voglio che questo viaggio continui senza fine. Chissà dove mi porterà nel futuro … é non vedo l’ora di sapere!

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