Naufragio-Giglio-Costa-Concordia-sinks-off-Italian-Coast
Photo Credit: https://www.genova24.it/

La notizia sta girando il mondo. Affondamento all’isola del Giglio. La Costa Concordia, con più di 4200 passeggeri, ha urtato contro uno scoglio sulla costiera italiana. Ci sono persone ancora intrappolate sulla nave e polemiche sui soccorsi.

Secondo sky.it: Almeno tre morti, decine di feriti e diverse persone che mancano all’appello, dopo l’incidente che ha coinvolto la nave Costa Concordia, partita nella serata di venerdì 13 gennaio da Civitavecchia con a bordo 4234 persone, e rimasta incagliata in nottata nei pressi dell’isola toscana. Il comandante della nave, Francesco Schettino è in stato di fermo, come ha confermato il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio che lo sta interrogando da alcune ore. Secondo indiscrezioni ci sarebbe almeno un altro indagato per il disastro.

Tra i naufraghi le testimonianze si moltiplicano: La situazione è stata gestita malissimo.

Secondo Giuseppe Lanzafame, un ex marittimo“Mi sono subito accorto dell’impreparazione del personale – sottolinea l’ex marittimo – che non sapeva come calare in mare le scialuppe. Inoltre molti non riuscivamo a comunicare con noi perché stranieri: non parlavano italiano, ma neanche inglese. Ad un certo punto ho dovuto spiegare io ad uno di loro come manovrare le scialuppe e mi sono messo alla guida dell’imbarcazione perché loro non sapevano che fare ed erano più spaventati di noi”. Lanzafame ricostruisce poi i momenti terribili dell’incidente: “Stavamo cenando quando è avvenuto l’impatto, nella sala da pranzo la gente ha cominciato a urlare anche se il personale ci diceva di stare calmi. Ho capito subito la gravità della situazione e l’errore del comandante che prima è finito sugli scogli e poi ha fatto una manovra all’ultimo momento, portando la nave in una secca”.

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In questo momento oltre 60 persone mancano ancora all’appello. Secondo la notizia, quasi 24 ore dopo la tragedia, due sopravissuti sono stati appena recuperati dalla nave. Speriamo che ce ne sono altre. Le vittime hanno perso tutto e in questo momento c’è un grande confusione. Secondo uno dei passeggeri: “Sembrava di essere sul Titanic, non potevamo credere ai nostri occhi“.

E’ quanto racconta invece la giornalista dell’Adnkronos, Patrizia Perilli. “Siamo scesi con grande difficoltà dalla nave – spiega – ci hanno fatto uscire dalla parte opposta a quella che stava affondando. La nave era troppo vicina alla costa, anche i residenti se ne sono accorti. Per questo dopo l’incidente sono arrivati subito in nostro soccorso”. “Ora siamo senza assistenza, lasciati da ieri sera sul molo all’Isola del Giglio – aggiunge – gli abitanti ci hanno portato da bere, da mangiare e soprattutto le coperte. Siamo oltre 3000 persone e stiamo aspettando i traghetti che ci porteranno a Porto Santo Stefano, dove sembra abbiano allestito un’unità di crisi”.

La comunità dell’isola di Giglio, guidato dal sindaco Sergio Ortelli, sta reagendo ad aiutare i naufraghi. Ieri sera Ortelli ha segnalato: ”…nella disgrazia, una risposta forte e la solidarieta’ di tutti i gigliesi che ringrazio e che si sono adoperati per tutta la notte, senza un attimo di sosta, per prestare i primi soccorsi. Sono stati messi a disposizione dei soccorsi i traghetti di linea, imbarcazioni private, sono state aperte case, scuole, le strutture comunali, chiese e coperte per la prima accoglienza”.

Per sentire racconti dei testimoni andate a sky per seguire la notizia

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2 Comments

  1. mancano all’appello ancora tante persone…personale di bordo delle cucine, turisti…che tragedia, povera gente…