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Questa settimana “The Social Network” un film di David Fincher, sta per debuttare in Italia. È da un po’ che il film gira per le sale qui negli stati uniti e quando l’ho visto alcune settimane fa e mi è piaciuto molto. Il film è stato ispirato alla vera storia di Mark Zuckerberg, il giovane miliardario conosciuto in tutto il mondo per essere l’inventore di Facebook.

C’è un po’ di “buzz” su questo film e si possono leggere le recensioni on-line e nelle riviste come Oggi. Gli articoli parlano di Mark Zuckerburg o dell’attore Jesse Eisenberg, che dà il volto a Mark nel film, o danno le istruzioni per chi vuole iscriversi su Facebook per la prima volta. Sembra che questa informazione sia mirata alle ultime tre persone nel mondo che non hanno ancora un profilo su Facebook! Infatti gli italiani iscritti a Facebook sono più di 15 milioni, ed è un numero in continuo aumento. Basti pensare che esattamente 1 anno fa erano solo 7 milioni. Chi si collega maggiormente a Facebook sono gli iscritti di età compresa tra i 22 e i 54 anni.Un italiano medio, rimane collegato ad Internet ed in particolare a Facebook, esattamente 1 ora e 40 minuti al giorno. Ormai Facebook è il pane quotidiano ci si collega per chiacchierare con qualche amico, per condividere foto e interessi, ma anche per guadagnare, per fare nuove amicizie e molto altro ancora.

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La storia di The Social Network si muove su due piani narrativi che si intersecano: da una parte la narrazione delle vicende giudiziarie legate alla nascita e alla crescita del social network del momento e dall’altra l’ideazione, lo sviluppo e i piani di chi lo ha fondato a partire da una formula matematica scritta sul vetro di una stanza di Harvard fino ad arrivare all’assolata California e ad un open space con le macchinette per le bibite griffate Facebook.

Ecco la recensione di CineRadar: In “The Social Network” – appunto – “conosciamo” il giovane Zuckerberg quando nel 2004 è un brillante studente di Harvard. Mark è però anche quello che si definisce un “nerd”: ossia è un genio del computer ma ha poco successo con le ragazze, è un tipo solitario e ha una vita sociale abbastanza scarsa. Forse come una sorta di riscatto verso questa situazione Zuckerberg – prendendo spunto da un’idea commissionatagli da altri due studenti come lui – “costruisce” una sorta di database di tutte le ragazze dell’università e cioè – ancora inconsapevolmente – la bozza di quello che poi diventerà Facebook, il social network più conosciuto, amato e utilizzato del pianeta…

“The Social Network” poteva essere un film rischioso eppure Fincher è riuscito a farne una pellicola intelligente e soprattutto ben fatta, capace di
raccontare con cognizione di causa (dettaglio che non va assolutamente trascurato visto che in genere, quando nei film ci sono di mezzo computer, hacker e così via, le baggianate e le assurdità si sprecano) la storia di questo ragazzo geniale che nel bene e nel male ha letteralmente cambiato la storia (compresa la sua ovviamente!).

Certo nessuno può garantirci che il ritratto che ne viene fuori del giovane Zuckerberg sia totalmente autentico ma, in fondo, non è questo l’importante. Ciò che infatti conta è che questo film ci racconta e ci fa conoscere cosa c’è dietro quel qualcosa (Facebook appunto) che oggi fa così parte integrante della vita e soprattutto della mentalità di milioni di persone in tutto il mondo. E alla fine “The Social Network” (e lo stesso Mark nel film) ce lo dicono chiaro e tondo che Facebook – così come è nato – altro non è che un gigantesco “social dating” camuffato e ingentilito dalla parola “amicizia”.

In ogni caso, che ci siate o no su Facebook, io vi consiglio caldamente di vedere “The Social Network”. Vai a vederlo fosse altro che per poterlo poi commentare. Dimmi se tu è piaciuto il film o no. Ovviamente, in rete.

Il trailer in Italiano

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One Comment

  1. La cosa piu` triste del personaggio di cui si tratta il film, Mark Z., e che non ha mai avuto quasi nessun amico… un caso esemplare di un genio delle cose tecnologiche che pero dimostra una mancanza quasi totale di skills sociali.
    Povero, mi dispiace per lui.

    Jodina of http://ItalianoWithJodina/com